Un’analisi, commissionata dal ” Il Salvagente” all’Università Federico II di Napoli, scopre la presenza di piombo, arsenico, cromo e altri metalli pesanti nelle ormai famose sigarette elettroniche. Già a giugno il settimanale aveva denunciato una presenza eccessiva di arsenico e di altri metalli pesanti nelle ricariche di sigarette elettroniche in vendita in Italia, ora invece solleva altri interrogativi grazie a questa analisi. Ovviamente già nella giornata di ieri, quando “Il Salvagente” ha diramato alcune anticipazioni (oggi 5 settembre è in edicola), non sono mancate le polemiche e le smentite, soprattutto da parte dell’Anafe, Associazione Nazionale Fumo Elettronico, la quale sostiene che le aziende associate rispettano la normativa vigente in Italia e lavorano con elevati standard di sicurezza e qualità. La nostra redazione già aveva trattato l’argomento richiamando le istituzioni a un intervento rapido ed efficace per coprire la mancanza di normative riguardanti anche la fabbricazione delle sigarette elettroniche. Per ora abbiamo solo notato degli interventi che hanno portato le multinazionali del fumo a fabbricare con il loro marchio tali sigarette, ma se realmente queste sigarette avessero delle concentrazioni di metalli pesanti dannosi per la salute sarebbe necessario riconoscerlo e agire di conseguenza. La nostra posizione è semplice: la salute va tutelata!