Sei goloso? Ti abbuffi di schifezze, come dolci, patatine e cibi grassi? La colpa non è solo tua e della tua scarsa volontà. La responsabilità della golosità sarebbe riconducibile a due geni, già in passato collegati al maggiore rischio di obesità, che influenzano le preferenze alimentari verso cibi che fanno ingrassare. La scoperta è il frutto di uno studio pubblicato a sull’American Journal of Clinical Nutrition, condotto da Jeanne McCaffery del Miriam Hospital’s Weight Control and Diabetes Research Center. I geni “incriminati” sono FTO e BDNF che, se soggetti a mutazioni, aumentano il rischio di diventare obesi. Una ricerca precedente che ha coinvolto migliaia di persone, infatti, ha rilevato che una copia mutata di FTO aumenta il rischio obesità del 30%, due copie quasi raddoppiano il rischio (+70%). Il nuovo studio, che ha coinvolto 2.000 individui, ha messo in luce la corrispondenza fra geni e golosità: le proteine prodotte dai due geni agiscono nel cervello, attiando la voglia di mangiar schifezze che fanno ingrassare. Chi ha queste mutazioni nel proprio Dna mangia in media 100 calorie in più al giorno. Ma con la buona volontà, un po’ di sforzo e attenzione questi impulsi si possono controllare.