Barry Sears, è questo il nome dell’ideatore della dieta a zona, la dieta degli sportivi e di tanti personaggi del mondo dello spettacolo. Rispetto a tante diete miracolose, la dieta a zona è un metodo alimentare in cui per la prima volta non è il semplice calcolo delle calorie a fare la differenza ma l’osservazione di come il cibo cambia gli equilibri del corpo. I principali problemi di sovrappeso sono dovuti all’ingestione eccessiva di carboidrati e la dieta a zona tende a diminuire e a sostituire i carboidrati derivanti dal pane, dalla pasta e dal riso con i carboidrati derivanti da verdura e frutta. Una dieta che si discosta molto dalle nuove diete iperproteiche, che al contrario di quanto si pensa, possono essere seguite solo per poco tempo e che tanto bene alla salute non fanno. La dieta a zona è molto più affine alla dieta mediterranea, anche se in quest’ultima c’è un consumo eccessivo di cereali e amidi, che dal punto di vista biochimico, sono stati dimostrati essere i responsabili dell’infiammazione cellulare. La dieta a zona quindi prende gli alimenti principali della dieta mediterranea e li combina nelle giuste proporzioni per arrivare a creare un pasto molto equilibrato. Quello delle proporzioni è un altro tema importante della dieta a zona, che si basa appunto sulla limitazione dei carboidrati con il relativo maggior consumo di proteine e grassi, per evitare l’eccesso di secrezione di insulina. In generale le calorie giornaliere devono provenire per il 40 % dai carboidrati, per il 30 % dalle proteine e per il 30 % dai grassi. Per ovviare al fatto che spesso si mangia fuori casa e non si ha la possibilità di calcolare al meglio queste percentuali esiste un metodo semplice ed efficace: per avere un pasto equilibrato è sufficiente dividere il piatto in tre parti, in un terzo si mette una fonte di proteine a basso contenuto di grassi, come carni bianche o pesce, della dimensione e dello spessore del palmo della mano, la parte restante si riempie con frutta e verdura da condire con una moderata quantità di grassi buoni, vale a dire olio extra vergine d’oliva. Il segreto è è quello di non arrivare ad avere fame nelle ore successive, perchè il senso di fame indica che non ci si è alimentati nel modo corretto. E’ come un corridore che ad un certo momento della sua corsa inizia a sentire la sete, è indice che il corpo è già in fase di disidratazione, la cosa migliore da fare è prevenire questo senso di sete così come ogni giorno è bene non arrivare a sentire la fame. Per evitare questo la dieta a zona prevede anche sei pasti al giorno, colazione, pranzo, cena e tre spuntini tutti rigorosamente bilanciati nei vari macronutrienti. La dieta a zona non solo aiuterà a far perdere peso alle persone che ne hanno bisogno, ma innalzerà il livello di benessere psicofisico generale. Si avrà più energia e lucidità mentale e bastano anche solo sette giorni di prova per avere i primi risultati, parola di Barry Sears! Che aspettate, mettetevi in forma e in salute!