Si è concluso da pochi giorni il congresso “Insieme Contro l’Epatite”, organizzato da “Donne in rete onlus”, in collaborazione con SIMIT, Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali, che ha visto riuniti medici, pazienti e istituzioni, tutti a confrontarsi sullo stato dell’arte delle epatiti in Italia, e a stabilire le varie azioni di informazione, consapevolezza e prevenzione. Dal congresso è emerso un aspetto fondamentale: con i nuovi farmaci è possibile guarire nel 95 per cento dei casi. Una notizia positiva che di certo suscita speranza nei pazienti affetti dalla malattia, che però dovranno guardarsi dall’altra faccia della medaglia. Infatti, il cocktail di farmaci, per curare l’epatite ha dei costi elevati, secondo alcune stime si parla di circa 40-50 mila euro a persona, anche se non si conoscono i costi esatti. Però come spesso accade si può guarire ma a che prezzo? L’epatite virale è un processo infiammatorio, che provoca la morte delle cellule epatiche (cellule del fegato), ed è causato da virus che hanno come bersaglio il fegato. L’epatite virale, come dice il termine stesso, può essere anche causata da altri agenti virali, il più comune è il virus di Epstein Barr (quello della mononucleosi per intenderci), il Citomegalovirus, il virus Herpes simplex, il virus varicella-zoster, il gruppo dei virus coxsackie e il virus della febbre gialla. Recentemente le cause più frequenti di trasmissione del virus, sono tatuaggi e piercing, ed essendo l’epatite una patologia con un altissimo indice di cronicizzazione, un’alta percentuale di infetti rischia di diventarne portatore cronico. Quindi è fondamentale che lo Stato consideri i farmaci usati per curare l’Epatite come farmaci necessari, in modo da mettere in moto un circolo virtuoso che porti all’abbattimento dei costi, puntando soprattutto sulla prevenzione, che mai come in questi casi è bene seguire.
