L’Italia è tra i Paesi europei con i livelli più alti di antibiotica-resistenza. Questo cosa vuol dire? Significa che a resistenza agli antibiotici è aumentata. Secondo i dati nel 2003 la resistenza si attestava intorno al 21%, oggi ha superato il 35%. E’ per questo motivo che la Societa Italiana di Infettivologia Pediatrica ha lanciato l’allarme. Oggi gli antibiotici sono i farmaci più usati in età pediatrica però sono da usare in modo corretto e senza abusarne, ci vuole un uso consapevole. La prescrizione dell’antibiotico è conseguenza di un’infezione batterica riscontrata dal pediatra, invece, e bisogna avere il coraggio di ammettere certi errori, spesso queste prescrizioni sono fatte per “accontentare” genitori troppo apprensivi che davanti a qualche linea di febbre si spaventano inutilmente. Da sottolineare che quanto scritto non è un atto d’accusa verso i pediatri, piuttosto vuole essere un monito verso quei genitori, che preoccupandosi eccessivamente della salute dei propri figli, inducono il pediatra a prescrivere un antibiotico che realmente non serve ma che indirettamente reca un danno alla salute del bimbo stesso. Stiamo correndo il rischio che questi antibiotici perdano la loro efficacia ed è certo che nei prossimi 5 anni non arriveranno nuove molecole di antibiotici. Meditate!