In una piccola percentuale dei casi sottoposti a rinoplastica, può rendersi necessario un reintervento che ha l’obiettivo di effettuare piccoli aggiustamenti. La rinoplastica primaria (l’intervento effettuato in un naso mai operato prima), infatti, è un intervento radicale spesso indirizzato all’armonizzazione della gran parte delle componenti nasali, mentre la revisione successiva è indirizzata al miglioramento di un particolare circoscritto. Dato che il risultato definitivo della rinoplastica primaria matura nell’arco di mesi, l’eventuale revisione è effettuata non prima che siano passati dai sei ai dodici mesi. Un eventuale reintervento completo è definito rinoplastica secondaria, mentre per “ritocco” s’intende una procedura limitata alla correzione di una piccola irregolarità residua. È preferibile accettare l’eventualità di un “ritocco” al naso quale alternativa a una maggiore aggressività nel corso del primo intervento; molti “ritocchi” sono di piccola entità e di breve durata. Per quest’intervento l’operatore (il chirurgo) può decidere di non percepire alcun compenso, mentre rimangono a carico del paziente le spese per l’équipe anestesiologica, i materiali di consumo e la degenza in clinica.
Dott. Fabio Meneghini