La clorexidina è un disinfettante chimico ad azione antisettica ad ampio spettro d’azione, attivo verso batteri Gram-positivi e Gram-negativi, ed anche verso miceti. Ha un’azione di tipo battericida, agisce, infatti, aumentando drasticamente la permeabilità della membrana cellulare batterica alterandone la struttura proteica; ciò provoca la precipitazione di diverse macromolecole citoplasmatiche e la susseguente morte cellulare per lisi della cellula batterica o del micete. La clorexidina gluconato nel risciacquo orale è indicata per un uso tra le varie visite dentistiche, nell’ambito di una terapia medica per il trattamento della gengivite, patologia caratterizzata da arrossamento e gonfiore della gengiva, incluso anche il sanguinamento gengivale. Spesso però esagerare con questo tipo di disinfettante presente in parecchi colluttori può essere controproducente. Infatti secondo un recente studio eseguito dai ricercatori della Queen Mary University di Londra, sono sufficienti due sciacqui al giorno da 10 ml di prodotto per aumentare la pressione sanguigna di 3,5 mmHg. Una situazione che aumenterebbe il rischio di problemi cardiocircolatori, come l’insorgere di attacchi cardiaci. Il motivo è presto detto: nel cavo orale alcuni microbi permettono di convertire i nitrati provenienti dal cibo o dalla saliva in nitriti e di diminuirne così la presenza a livello plasmatico (sempre secondo i ricercatori l’aumento della pressione è da collegare alla presenza di nitrati nel plasma). La clorexidina, grazie al suo lavoro “killer”, ucciderebbe anche questi microorganismi deputati alla trasformazioni di nitrati in nitriti, facendo di conseguenza aumentare i livelli di nitrati nel plasma e quindi anche la pressione. Questo è semplicemente un primo studio fatto in questo senso, e l’unica raccomandazione che si può dare, è quella di usare con criterio tutti i colluttori a base di clorexidina, che ricordiamo essere a tutt’oggi uno dei migliori disinfettanti per la pulizia del cavo orale.