Nella notte tra sabato e domenica dovremo spostare le lancette dell’orologio indietro di un’ora, facendo così scattare l’ora solare. Però il nostro orologio biologico necessita di più giorni per adattarsi a un così minimo cambiamento. Nell’immaginario collettivo si pensa che dormire un’ora in più sia un fatto positivo in cui a guadagnarci è il nostro riposo e la nostra salute. In realtà lo è ma solo da un punto di vista psicologico. Infatti il nostro organismo deve fare uno sforzo di adattamento alle nuove abitudini, che seppur spostate di una sola ora, tendono a modificarsi. L’ora solare altera innanzitutto il ciclo del sonno e quindi si ha quello che viene chiamato comunemente “jet lag” e può in alcuni casi portare a nervosismo, ansia e anche forti mal di testa. Quello che viene maggiormente colpito è il nostro umore, che subisce notevoli variazioni. Il passaggio dall’ora legale all’ora solare, secondo alcuni studi scientifici eseguiti dalla University of Alabama di Birmingham, è un passaggio traumatico che può comportare nei giorni successivi al cambio dell’ora un aumento del 10% del pericolo di incorrere in un infarto, anche se rispetto ai giorni normali, soprattutto il lunedì, vi è una decrescita del 10% del numero di infarti. Semplici statistiche che però danno l’idea di quanto il nostro corpo sia complesso e di quanto basti poco per alterare le sue normali funzioni.