Caso Stamina: le infusioni sono a base di cellule staminali?

Il caso Stamina si fa sempre più acceso e ora pare stia assumendo i contorni della truffa. Infatti un articolo pubblicato dal quotidiano La Stampa mette in risalto i verbali dei Nas che nel 2012 fecero un’ispezione agli Spedali Civili di Brescia, la struttura coinvolta dalle infusioni del metodo Stamina del prof. Vannoni. Da questi verbali emerge come queste infusioni non siano a base di vere e proprie cellule staminali e che addirittura, in seguito a infusione, ci sarebbe il rischio di trasmissione di malattie infettive  dall’Hiv al morbo della mucca pazza. Inoltre emerge anche che sia stato utilizzato siero bovino per la colture delle cellule: ciò non è vietato ma vi deve essere la certificazione che il siero proviene da Paesi privi del morbo della mucca pazza, Bse, e questa certificazione pare non esserci. La replica di Vannoni non si è fatta attendere e dal canto suo difende a spada tratta il metodo Stamina, sostenendo che le colture di cellule staminali sono molto pure e che non vi è alcun dubbio che siano cellule staminali. Il governo per ora non commenta e anzi non ha presentato ricorso contro lo stesso ricorso vinto da Vannoni nelle settimane scorse. In ogni caso dopo il ricorso vinto da Vannoni pare che qualcosa si stia muovendo; il mondo scientifico è in subbuglio e personalmente credo che se ne verrà a capo davvero in poco tempo. Forse è solo una mia speranza ma come spesso si dice “i nodi vengono al pettine”.

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