Tutti abbiamo sperimentato almeno una volta la secchezza oculare. Colpa dei tanti stress ambientali cui sono esposti i nostri occhi che alterano il film lacrimale. Le soluzioni al problema possono essere molteplici, ma possiamo riassumerle semplicemente in tre e cambiano a seconda dei sintomi. Ad esempio nel tipico caso dello “sguardo asciugato”, che colpisce soprattutto chi rimane fisso al monitor del pc per ore, la soluzione migliore è quella di fare delle soste di 5-10 minuti dopo ogni ora di monitor.
Se però non basta, allora è necessario ricorrere alle lacrime artificiali, presenti in commercio in gel o in collirio che contengono sostanze che idratano la superficie dell’occhio e facilitano la rigenerazione del film lacrimale. Nel caso invece della “congiuntiva rossa”, la secchezza oculare è accompagnata anche da un leggero arrossamento della congiuntiva, effetto non solo di un affaticamento oculare, ma anche di un’eccessiva esposizione all’aggressione delle polveri, di sostanze inquinanti,o irritanti, come il cloro delle piscine. Per alleviare i disturbi di questo problema, ci vuole un collirio che possiede anche un’azione antiinfiammatoria e decongestionante, che stimoli la lacrimazione, permettendo l’eliminazione di polveri e altri corpuscoli estranei. Infine se la secchezza si associa a un’irritazione delle palpebre, come avviene nella maggioranza dei casi alle donne, a causa dei cosmetici che usano (mascara, matita e ombretto e anche creme per il viso da non stendere vicino agli occhi), è utile utilizzare salviettine monouso, morbide e delicatissime, imbevute di sostanze naturali ad attività umettante e detergente, utili anche in caso di congiuntiviti allergiche.
