Durante un convegno dedicato alle nuove prospettive nel settore delle vaccinazioni, Luca Pani, direttore dell’AIFA (agenzia italiana del farmaco), ha annunciato che entro i prossimi tre anni potrebbe essere somminstrato il vaccino anti-cancro. La notizia, come logico che sia, ha fatto il giro del mondo, ma è veramente possibile o è pura speculazione mediatica? Tecnicamente è possibile, visto il livello tecnologico avanzato raggiunto dalla ricerca soprattutto nel campo della conoscenza del genoma umano, lo scoglio da superare sono i costi del vaccino anti-cancro. Il rischio è quello di trovarci con un vaccino destinato a pochi eletti. Dallo stesso convegno emergono poi altre notizie riguardanti i vaccini: in meno di dieci anni potrebbe essere sviluppato anche il vaccino per alcune patologie neurodegenerative come l’Alzheimer. Stando a queste e ad altre dichiarazioni è evidente come il campo della ricerca sia in continuo sviluppo, uno sviluppo che spesso non va di pari passo con gli interessi dei singoli Stati.