E’ notizia di questi giorni la “guarigione” di una bambina del Mississippi nata positiva al virus HIV. Sembra un miracolo ma se ciò venisse confermato anche in altri casi (per ora è l’unico caso al mondo) si aprirebbero nuove terapie per fermare il virus che causa l’AIDS. Per fare più chiarezza, domenica un gruppo di ricercatori americani ha annunciato di aver curato una neonata affetta sin dalla nascita dal virus HIV, attraverso dosi massicce di farmaci antiretrovirali, a differenza di quanto accade solitamente quando si utilizzano antiretrovirali in quantitativi molto più blandi. Ricordiamo che a oggi non è possibile guarire totalmente dal virus HIV e l’unico rimedio possibile sono appunto questi farmaci retrovirali che permettono di bloccare la replicazione del virus stesso. Gli autori della relazione, tra cui la Dott.ssa Deborah Persaud, professoressa associata presso il Centro Pediatrico della Johns Hopkins University di Baltimora, hanno messo in evidenza come il virus, se rilevato nelle prime ore di vita, può essere totalmente debellato con questa nuova terapia che pare essere una vera e propria terapia d’urto. Ciò può avvenire nei neonati proprio per la tempestività con la quale viene accertata la malattia; negli adulti ciò non è possibile perchè la presenza del virus viene rilevata in seguito alla comparsa dei primi sintomi che possono avvenire anche dopo anni e quindi quando ormai è troppo tardi. Speriamo che questa “scoperta” sia solo l’inizio di un procedimento che porti a guarire quanto meno tutti i neonati infetti. Sarebbe già un grande traguardo per l’umanità e il mondo scientifico.
Foto: http://www.hopkinsmedicine.org/dome/0505/feature4.cfm