La patata, Solanum tuberosum, è una pianta originaria dell’America centro-meridionale appartenente alla famiglia delle Solanaceae. Dopo i viaggi di Cristoforo Colombo fu importata in Europa e qui ampiamente coltivata. E’ una pianta erbacea annuale con fusto eretto, foglie pennate, fiori bianchi o violacei disposti in grappoli; possiede inoltre lunghi stoloni sotterranei da cui derivano i tuberi di varia grandezza, che rappresentano la sua parte commestibile. La patata è ricca di amido, sostanze azotate, idrati di carbonio, proteine, grassi, sali minerali e vitamine, tra le più importanti la vitamina C e le vitamine B1,B6 E PP. In fitoterapia, il succo ricavato dalla patata cruda è utile come spasmolitico e antiacido gastrico e quindi usato in casi di gastrite e ulcera, mentre per uso esterno è impiegata per le scottature, nei geloni, nelle emorroidi e nel mal di denti. La patata cotta nell’acqua e mangiata scondita invece, è indicata per persone cardiopatiche, diabetiche o con problemi di artrite e uricemia. Le foglie della pianta sono usate sia secche che fresche e in particolar modo per fare degli impacchi contro gonococchi e streptococchi. La polpa grattugiata, infine, serve per la cura della pelle disidratata, nonché per tutte le infiammazioni esterne. Insomma un vero toccasana per un alimento che era definito un alimento povero.