Immaginate un dispositivo indossabile che assiste le persone ipovedenti e le aiuta a leggere, scrivere, riconoscere volti e oggetti intorno a loro senza bisogno di dipendere da altri. Un gruppo di ragazzi sotto i 25 anni lo ha ideato e creato. Immaginate ora una serie di sensori grandi come orologi che registrano i movimenti dei malati di Parkinson e inviano i dati al medico per monitorare lo stato di salute e calibrare i farmaci giorno per giorno. Alessandra, 28 anni, ci ha già pensato. E non finisce qui. Benedetto, 23 anni, ha realizzato un porta-pillole intelligente che eroga le compresse prescritte dal medico al momento in cui vanno assunte dal paziente, e un gruppo di ragazzi tra i 20 e i 30 anni ha pensato a un’app di monitoraggio del battito cardiaco che rileva le aritmie. Queste le storie delle startup di successo in ambito salute che si racconteranno in occasione del secondo appuntamento con MeetSanofi (#meetsanofi), l’aperitivo di carattere in 140 caratteri, il 21 luglio alle 18, questa volta dedicato all’open health innovation. Ripensare la salute in modo condiviso, mettere in contatto pazienti e medici con devices e app, migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità o affette da qualche patologia è questo il tema che propone MeetSanofi. Startup che hanno ottenuto importanti riconoscimenti a livello internazionale, come l’InnovAction Lab 2015, l’IBM SmartCamp 2015, il progetto BEST di INvitalia, l’Imagine Cup contest. Nella sede di Sanofi in viale Bodio 37/b a Milano, si confronteranno Paolo Locatelli (Politecnico di Milano), Mafe De Baggis (blogger), Luca Tremolada (Sole24Ore) e i protagonisti delle startup: Saverio Murgia (Horus Technology), Benedetto Jacopo Buratti (Bloomia), Alessandra Pacilli (FeelStep), Guido Magrin (HeartWatch). Modera Daniela Poggio.
Live tweeting con #MeetSanofi e diretta via Periscope.
Fonte: Ufficio Stampa Sanofi Italia