La detersione del corpo è una pratica fondamentale non solo per un’adeguata pulizia, ma anche per mantenere una corretta idratazione cutanea. L’uso di detergenti inadatti può provocare irritazione e prurito. Per questo è necessario usare prodotti dall’alta tollerabilità cutanea, ad esempio detergenti con un pH intorno al 5.5 perchè mediamente il valore di pH delle varie zone del corpo oscilla tra il 4.5-7 (gambe e tronco) a 6.2-6.5 (inguine e ascelle). Per la rimozione dello sporco cutaneo si hanno due alternative: l’azione pulente per tensioattività, energica e pratica, e la detersione per solubilizzazione, fisiologica e delicate, poichè toglie lo sporco senza aggredire il film idro-lipidico. Esempi possono essere: il bagnoschiuma, che essendo formulato in dose concentrata deve essere opportunamente diluito nell’acqua della vasca e per eliminare ogni traccia di detergente alla fine del bagno è bene risciacquarsi; il docciaschiuma che deve essere invece versato direttamente sulla cute e più è delicato meno tensioattivi ha e poi c’è la formula intermedia che è il bagnodoccia, da usare puro sotto la doccia e diluito nella vasca da bagno. Un mito da sfatare è che la produzione di schiuma sia un processo legato all’atto detergente. In realtà, la schiuma che si forma, sta a indicare che la quantità di tensioattivo impiegata è eccessiva, poichè non essendoci più sporco da emulsionare, si emulsiona l’aria circostante. Per contrastare l’azione dei tensioattivi, a volte si inseriscono dei lipidi, in modo da garantire emollienza e idratazione. Una soluzione più fisiologica è rappresentata dagli oli detergenti, perchè si legano allo sporco di natura lipofila e lo eliminano con dolcezza, senza intaccare la barriera di protezione dell’epidermide.